Che differenza c’è tra Ansia e attacco di panico ?

L’attacco di panico è un evento a sé, improvviso, con un inizio e una fine e lascia prostrati. Ha ripercussioni psicologiche sulla vita futura di chi l’ha provato con manifestazioni di paura “della paura” con conseguenti condotte di evitamento delle situazioni che l’hanno provocata fino ad arrivare all’ isolamento. Diventa invalidante, pur non lasciando segni fisici . Si recupera con supporto farmacologico e comportamentale. Per capire le cause e utilizzare strategie cognitive adeguate è utile una psicoterapia.

L’ansia invece è uno stato di tensione che può avere degli effetti temporanei o duraturi a seconda che sia funzionale alla situazione in atto o strutturale, appartenente cioè alla persona, nel qual caso è cronica.

Difficile capire …può essere più chiara nello specifico ?

Quando si parla di Ansia si fa riferimento ad uno stato emotivo temporaneo che porta a provare sensazioni fisiche di tensione non necessariamente negative. Si va dall’eccitazione all’affanno, all’agitazione e alla paura. Si collega anche all’energia di cui ne è un attivatore, comunemente chiamata ARousal.
Nello specifico, l’ansia modifica diversi parametri riferitesi agli aspetti cognitivi ,emotivi e fisiologici con conseguenti risposte comportamentali che vanno dalla prontezza e attacco fino alla paura e fuga o al blocco psicomotorio.

Quanti tipi di Ansia ci sono ?

Esistono diversi tipi di Ansia temporanea che riguardano l’ansia da prestazione , intendendo con questa una situazione specifica contestuale come una gara , gli esami o parlare in pubblico . Abbiamo:

  • L’Ansia Anticipatoria che mobilita risposte cognitive anticipatorie dell’evento con conseguenti pensieri di preoccupazione e tensioni emotive di agitazione e panico.
  • L’ansia di Stato che hanno tutti e che si riferisce a una mobilitazione di risposte neurofisiologiche e comportamentali temporanee con il conseguente recupero e ritorno al livello basale non appena termina la situazione che si sta affrontando.

Poi a sé c’è L’Ansia di Tratto che invece è cronica. Si riferisce a un aspetto o “tratto “ stabile della personalità legato a situazioni di vita pregressa. Ha a che fare con componenti sia fisiologiche che ambientali che si sono fissate nella personalità nel corso della crescita, determinandone rigidità strutturali e somatizzazioni fisiche.

Quindi …se si ha uno stato cronico di Ansia cosa succede durante le situazioni di performance abituali quali esami , parlare in pubblico , appuntamenti, colloqui ?
Per usare una metafora è come se la persona fosse sempre “infiammata “ . Ci sono organi che somatizzano le nostre tensioni quali lo stomaco , il trapezio, la cervicale, i reni , la schiena, coliti, gastriti , ecc . Ho fatto una trasmissione su videogruppo che evidenzia i vari distretti corporei di somatizzazione dell’ansia di cui potete prendere visione da questo collegamento ( qui il link al mio video ansia trasmissione videogruppo…( ce nesono due ..la prima con il foulard no ... Quella dove ho il vestito viola e nero )

Nel corso di una prestazione fisica o mentale, chi ha l’ansia di tratto partirà con un livello di soglia di tensione più alto rispetto a chi non ce l’ha e finita la prestazione non riuscirà mai a raggiungere il livello di base.
Questa situazione determinerà delle continue tensioni a livello muscolare ed emotivo con la conseguente caduta prestazionale.

Cosa si può fare per abbassare questo livello di ansia cronica ?

Allenare costantemente il fisico
Praticare uno sport che piace regolarmente aiuta a rilassarsi , scarica le tossine e mette in circolo le endorfine funzionali al benessere e al buon umore

Dormire regolarmente
I problemi del sonno compresi il dormire poco sono da tenere in osservazione.

Allenare costantemente la mente
Respirare, distrarsi , dedicarsi tempo piacevole e dedicarlo agli affetti quali famiglia e amici, staccarsi dagli apparecchi elettronici quali pc, smartphone, tv, prendersi cura di sé, stare in compagnia a ridere e scherzare.

Affrontare con un esperto psicoterapeuta eventuali tematiche che creano tensione. Oggi esistono diversi approcci che possono essere focalizzati e strategici . Basta informarsi per trovare il proprio . A volte bastano poche sedute per ritrovare equilibrio e serenità.

Esistono dei programmi per diminuire la tensione corporea e mentale , ma ci va volontà e impegno di allenamento . Per acquisire una nuova abitudine bisogna allenare la nostra mente e il nostro corpo per almeno 21 giorni , tempo necessario al nostro cervello per apprendere e trasformare in automatismo. Questi esercizi si possono fare tranquillamente a casa , ci sono allenamenti che lavorano sull’attenzione e altri sulla visualizzazione (imagery) come potete vedere qui ( link di collegamento sia a puoi ridurre l’ansia in 4 settimane che allo shop con descrizione sia di performance e benessere o il viaggio )

Ne ho preparati alcuni che sono di facile utilizzo e uno specifico denominato Il Viaggio che è solo musica. Si ascolta la prima volta interamente, sarà poi il cervello che sceglierà, selezionando le tracce che gli servono. Questo avviene in rapporto ad un effetto chiamato “risonanza emotiva “. Le tracce scelte, che piacciono, devono essere ascoltate ripetutamente. Alcune attivano, altre rilassano, altre sviluppano la creatività

Sembra interessante…
Ci sono alcuni brani in omaggio del mio lavoro Il Viaggio  (collegamenti alle due tracce) e potete ascoltare l’intervista fatta in radio insieme a Luigi Antinucci , che ha creato con me il programma, occupandosi della musica.

La salute e il rispetto di se dovrebbero essere prioritari, prima di ogni altro impegno. Unica raccomandazione . Fatelo costantemente!

 

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